"È solo un attimo" dei Sindrome del Dolore, emozioni distorte dal sottosuolo.
29.01.2021
È sempre un piacere accostarsi ad un nuovo brano dei Sindrome del Dolore, compagine rock italiana che ha fatto dello sperimentalismo e dell'originalità il suo vessillo più alto. "È solo un attimo" non fa eccezione e coniuga sapientemente l'anima rock e distorta della band con un talento melodico che ha pochi uguali nella scena (se non le conoscete andate a ripescarvi "Notturna", "Inverno", "In tua assenza" o "Splendida Poesia", vere testimonianze in tal senso) e che riesce a scuotere, emozionare, intrattenere e far pogare. Le chitarre acide psycho-rock e grunge-oriented formano un muro compatto sporcato da pennellate tastieristiche, che donano al brano un paesaggio sonoro cupo e apocalittico. Il cantato sofferto ma solido, senza inutili grida, ci guida e ci conduce ad un ritornello che premia l'ascoltatore con una melodia tormentata che ci resterà in testa. Una nota di merito anche per la sezione ritmica che ripesca le ruggini di certo post-punk nervoso ed anfetaminico di scuola inglese.
